TERAMO. Questa è una storia che può essere quella di tutti. Perché basta poco per seppellire la quotidianità. In questo caso una separazione tra coniugi, le garanzie personali prestate all’ex marito per alcune operazioni finanziarie, il mancato versamento da parte dell’uomo dell’assegno di mantenimento per i due figli di cui uno con gravi problemi di salute. In pochi anni una 50enne insegnante teramana si è ritrovata con 125mila euro di debiti a società finanziarie e banche con la casa di proprietà venduta all’asta e con l’incubo di un pignoramento a vita del quinto del suo stipendio, unica fonte si sostentamento per lei e la sua famiglia.
Qualche giorno fa il tribunale di Teramo ha accolto la sua richiesta di rateizzazione del debito presentata facendo riferimento alla legge 3 del 2012, quella che per la cronaca è diventata la legge “salva suicidi” o “cancella debiti” nata proprio per rispondere alle situazioni di reale difficoltà prevedendo la possibilità per i privati di saldare i debiti sulla base delle proprie reali disponibilità. Perché i debiti devono essere pagati, ma bisogna continuare a vivere con la garanzia dei diritti primari.
Essenziale, nella valutazione che il magistrato fa del piano di rientro, rimane l’esame delle ragioni (sia oggettive che soggettive) che hanno determinato il sovraindebitamento: sono bisogni essenziali o voluttuari? Chiaro, in questo caso, il pronunciamento del giudice delegato Ninetta D’Ignazio che così ha scritto nel provvedimento: «Il suo stato di sovraindebitamento si presta a essere causalmente ricondotto a eventi non prevedibili quali la disgregazione del nucleo familiare a seguito dalla separazione dal coniuge, beneficiario di pregresse garanzie prestate in favore della debitrice, la mancata corresponsione da parte dell’ex coniuge dell’assegno di mantenimento in favore di uno dei figli invalido al 100%». Dopo l’accoglimento della procedura da parte del tribunale la donna ha ottenuto la sospensione della cessione del quinto dello stipendio e del prestito con delega, grazie alla quale potrà pagare la rata mensile di 400 euro prevista dal piano.
La donna è stata assistita dall’avvocato Berardo Di Ferdinando, assistente anche nella redazione del piano e delegato Adusbef (l’associazione a difesa dei consumatori e degli utenti) per la provincia teramana. Gestore della crisi con funzioni di ausiliario del giudice è stato il commercialista Federico Iachini mentre il commercialista Paolo De Paoli è stato gestore ausiliario del debitore.
(© Diana Pompetti dal quotidiano “Il Centro” del 28/11/2022)
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